giovedì 30 dicembre 2010

Attenzione allo stile

La vulnerabilità vera e propria dei value manager, fiancheggiatori per così dire dei "corsi e ricorsi storici", è rappresentata dai cambiamenti nei rapporti macroeconomici a lungo termine. Secondo Sir John Templeton, noto investitore di successo, per un value investor "le quattro parole più pericolose di un investimento sono: questa volta è diverso". A volte, però, soprattutto dal punto di vista delle singole società, le cose sono davvero diverse, sia nel bene che nel male. Sin dai primi anni '90, molti value manager internazionali sostenevano che il mercato azionario statunitense fosse sopravvalutato, anticipandone largamente underperformance rispetto ai mercati internazionali, che si concretizzò dopo il 2000. Alla base di quella valutazione errata vi era il fatto che non si compresero e quindi non si riuscirono a prevedere né la trasformazione dell'economia statunitense degli anni '90 né tanto meno il conseguente effetto sull'andamento futuro di migliaia di società statunitensi. I growth manager, invece, tendono a sfruttare questa opportunità seguendo il detto "i value manager guardano al passato, mentre i growth managergua.rda.no al futuro". Gli elementi cardine della ricerca di nuove opportunità d'investimento e della comprensione delle prospettive aziendali dei growth manager sono le analisi del cambiamento tecnologico e commerciale e il modo in cui questo può incidere sulle prospettive di guadagno delle singole imprese (società private comprese). Ecco perché il portafoglio di un growth manager si compone di una vasta gamma di queste prospettive d'investimento.
Elemento cruciale per qualsiasi gestore è il momento in cui procedere alla vendita di una posizione d'investimento redditizia. Nel caso di un value manager, la decisione sarà notevolmente più intuitiva di quanto non lo sia per un growth manager, con la probabilità che il primo possa cedere un investimento redditizio "troppo presto", mentre il secondo potrebbe essere propenso a vendere troppo tardi. Questo contribuisce a far luce su alcuni rischi diversi che vengono affrontati dai value manager, dai growth manager z dai loro clienti.