lunedì 17 gennaio 2011

I rendimenti del private equity

I dati sulla performance del private equity (esattamente come quelli sul rischio) soffrono, per così dire, dell'assenza di indicazioni di mercato relative al valore delle imprese private. La necessità di fare affidamento sulle stime relative alle valutazioni infrannuali appiattisce le performance registrate nell'anno solare. Le valutaziom restano comunque utili in quanto forniscono agli investitori importanti informazioni su quali siano i "lavori in corso".
L'unico dato sulla performance del private equity che però conta davvero è il tasso di rendimento interno (internai rate of return, IRR) ottenuto sugli investimenti. Questo unisce l'importo investito, l'importo ricevuto e l'intervallo di tempo che intercorre fra i due eventi. In sostanza, si tratta degli unici dati finanziari significativi e certi di cui l'investitore dispone al momento dell'investimento in un private equity (e in qual-siasi investimento di questo tipo). LlRR rappresenta il tasso di rendimento standard registrato dai fondi e dai singoli investimenti (ma gli investimenti non realizzati saranno iscritti nei rapporti IRR a un valore stimato).
I dati di settore indicano spesso IRR disaggregati per annata di partenza (vintageyear). Sono però informazioni che non rivelano la volatilità con cui i rendimenti sono stati incassati né permettono di fare un confronto alla pari con l'andamento del mercato azionario. Tali informazioni sono spesso scompo¬ste in materiale a scopo commerciale per mostrare le performance più interessanti dei migliori gestori (ad esempio il primo 25%), sottolineando che è importante scegliere un gesto¬re che in futuro rientri nel primo quartile. E sempre auspicabile scegliere un vincitore: il problema è però se la performance storica dei gestori di private equity sia in grado di fornire una qualsiasi indicazione su quella futura. Nell'investimento in fondi comuni, è opinione comune che la performance pregressa riportata dalle classifiche rappresenta un indicatore limitato di quella futura. Tuttavia, nel caso del private equity, da tempo si sostiene che il successo sia ripetibile e le ricerche accademiche confermano sempre più che questo potrebbe effettivamente accadere. Uno dei problemi legati al confronto della performance dei gestori di private equity è l'impossibilità di ottenere valori affidabili per le aziende private e la difficoltà di confrontare la performance di un gestore, o di un fondo di private equity, con quella del mercato azionario.