venerdì 7 gennaio 2011

Quanto costa la copertura?

Sono tre i costi ai quali si va incontro in caso di copertura valutaria.
  • Costi di transazione. I mercati valutati sono fra i più liquidi al mondo e i costi operativi di attivazione di una copertura e del suo rinnovo sono limitati pari a pochi punti percentuali ogni anno. Tuttavia, è fondamentale verificare se vi sono costi operativi supplementari che con il passare del tempo potrebbero ridurre sostanzialmente l'appetibilità della copertura. Nel caso di valute soggette a crisi di liquidità occasionali, lo spread applicato dai mercati di cambio fra acquisti e vendite a termine che dovrebbe rispecchiare le differenze nei tassi di interesse a breve può incidere notevolmente nei momenti di crisi di mercato.Questo farà salire drasticamente il costo di copertura in quelle valute. Per tale ragione, un investitore non dovrebbe, in condizioni normali, coprire investimenti denominati in valute che, in tempi di crisi, potrebbero diventare illiquidi. Tuttavia gli euro-investitori che investano in titoli di debito dei mercati emergenti denominati in dollari potrebbero considerare la posizione come un'esposizione in dollari statunitensi che necessita di una controcopertura nei confronti dell'euro.
  • Costi dei flussi di cassa. Alla copertura valutaria si associano regolari flussi di cassa. Questi rappresentano utili e perdite valutati sulla copertura da compensare, idealmente con una copertura perfetta, con perdite e utili sull'investimento coperto. In un conto di investimento, gli utili e le perdite della copertura saranno decisamente evidenti, mentre quelli sugli investimenti esteri saranno meno visibili. Laddove l'investimento risulti illiquido ad esempio, nel caso in cui un investitore statunitense copra un investimento di private equity europeo in dollari e nel caso in cui il dollaro statunitense subisca una svalutazione rispetto all'euro la portata della svalutazione sarà percepita come uscita di cassa associata alla copertura, man mano che si svaluta il dollaro. La copertura valutaria è particolarmente adatta a investimenti altamente liquidi, quali titoli di stato. I flussi di cassa associati alla copertura possono risultare tanto delicati, nel caso degli investimenti illiquidi, quanto dolorosi.
  • Costi opportunità. Questo genere di costi è strettamente correlato al rischio del rimpianto, ovvero al rischio che la decisione di coprire un investimento internazionale sia oggetto di recriminazioni a causa di successive oscillazioni valutarie che avrebbero potuto renderlo più redditizio se non avesse avuto alcuna copertura. In questo caso il conto dell'investitore mostrerà l'impatto del flusso di cassa della copertura, portando ad affermazioni del tipo "questa copertura mi è costata...". Quando dicono così, gli investitori dovrebbero riflettere sulle motivazioni che li hanno indotti a effettuare la copertura dell'investimento.