sabato 1 gennaio 2011

Coprire o non coprire le azioni internazionali?

L'investimento internazionale comporta una serie di rischi valutari. Ma anche investire in società nazionali con operazioni internazionali implica dei rischi valutali, sebbene la misura in
cui questi sono compensati dalla gestione del rischio di cam¬bio aziendale resti sempre alquanto oscura. Sussiste una netta differenza fra l'effetto esercitato dal rischio valutario sui portafogli azionari e su quelli obbligazionari internazionali: le oscillazioni di cambio trasformano e amplificano il rischio di mercato obbligazionario; il rischio valutario modifica il profilo di timing, senza toccare di solito la portata del rischio di mercato azionario internazionale. La portata del rischio azionario viene modificata ben poco dal rischio valutario, mentre il rischio del mercato obbligazionario subisce sempre conseguenze dirette. Se l'investitore statunitense fosse tornato a proteggere quelle performance dell'indice internazionale al dollaro, vi sarebbe stata una riduzione solo insignificante della volatilità azionaria e una sostanziale della volatilità delle obbligazioni in euro. ria e una sostanziale della volatilità delle obbligazioni in euro.
In condizioni normali, gli investitori si aspetterebbero che la copertura delle partecipazioni azionarie internazionali riduca leggermente la volatilità delle azioni estere, mentre la copertu-ra dei portafogli obbligazionari esteri riduca drammaticamente la volatilità delle stesse obbligazioni. La prassi richiede dunque di lasciare le azioni internazionali senza copertura e di coprire invece le obbligazioni internazionali. Complessivamente, tuttavia, garantire una copertura delle azioni internazionali ha senso perché riduce leggermente la volatilità. Questa linea di argomentazione è però valida solo se i costi operativi della copertura valutaria sono esigui. Questo dovrebbe accadere per la copertura delle principali valute, mentre non sarebbe il caso per le valute dei mercati emergenti, dove i costi sono a dir poco proibitivi durante i periodi di forte sollecitazione dei mercati. Indipendentemente dalla copertura, resta il fatto che le azioni globali sono pur sempre una classe di attività volatile . La decisione di coprire o meno i portafogli di azioni internazionali può alterare considerevolmente l'eventuale ritorno di una strategia d'investimento, a seconda delle oscillazioni valutarie.